Economista italiano. Figlio di Angelo, fu
professore di Economia politica all'università di Perugia (1923-25) e a
quella di Cagliari (1925-39) e, a partire dal 1939, insegnò al Trinity
College di Cambridge. Nel suo celebre articolo
Relazioni tra prezzi e
quantità prodotte (in “Annali di economia”, 1925), diede
avvio alla revisione della teoria del prezzo, dimostrando come la libera
concorrenza e i rendimenti di scala variabili risultino tra loro contraddittori;
successivamente, rielaborando tale articolo (
Le leggi della
produttività in regime di concorrenza, in “Economic
Journal”, 1926), egli aprì definitivamente la strada all'analisi
delle forme di mercato non concorrenziali. In
Produzione di merci a mezzo di
merci (1960), l'opera più sistematica di
S., viene sviluppata
una teoria macroeconomica della produzione basata sul concetto di
sovrappiù e, tuttavia, svincolata dalla teoria del valore-lavoro. Due, in
particolare, sono le teorie esposte in questo lavoro: innanzi tutto, la
dimostrazione del fatto che in un sistema economico in cui esiste
sovrappiù i prezzi relativi dipendono dalle condizioni di produzione e
dal modo di distribuzione di questo sovrappiù tra salari e profitti; in
secondo luogo, la soluzione del problema emerso con D. Ricardo di fissare una
misura di valore che non fosse funzione della distribuzione del reddito mediante
l'introduzione del concetto di
merce-tipo (aggregato di merci in cui le
merci che lo compongono compaiono nelle medesime proporzioni dei mezzi per la
sua produzione). Insieme a M. Dobb,
S. curò anche l'edizione
critica dell'intera opera di D. Ricardo (10 volumi, 1951-55) (Torino 1898 -
Cambridge, Gran Bretagna 1983).